* Sibita 10 anni
* VI Carnevale veneziano
*
I giorni della fotografia
* Storie di
viaggi in Russia |
Cartoline
dalla
Siberia:
Storia
di un
avamposto
tricolore
Nella
regione
di
Krasnoyarsk
esiste
una
piccola
e
dinamica
comunitą
italiana
Antonio
Cipolloni
La
Siberia
evoca,
solitamente,
luoghi
tetri e
ghiacciati
di
detenzione
per
oppositori
politici
del
vecchio
regime
sovietico,
uomini
in
gabbia a
meno
quaranta
gradi
sottozero.
Ma la
Siberia,
in
realtą,
č molto
altro: č
un
territorio
enorme
ai
confini
con la
Cina,
accoglie
immense
foreste
di
lerici e
betulle
ed č
attraversata
per
migliaia
di
chilometri
dalla
mitica
ferrovia
transiberiana.
La sola
regione
di
Krasnoyarsk,
nella
Siberia
orientale,
č grande
sette
volte
l’Italia
ed č
abitata
da poco
pił di
otto
milioni
di
persone.
Sei anni
fa c’č
capitato
un
topografo
napoletano
verace,
Ferdinando
Bustelli.
Vi si č
stabilito,
ha
sposato
una
bella
siberiana
e vi ha
fatto
crescere
suo
figlio
Davide.
Ma
l’Italia
era
lontana
anni
luce e
Bustelli
s’inventņ
un’associazione
per fare
in modo
che
Italia e
Siberia
si
“parlassero”
a
distanza.
Nacque
cosģ
Sibita (acronimo
di
Siberia
e Italia,
appunto).
A
Krasnoyarsk
vivono
un
milione
di
persone,
ma un
italiano
fa
notizia,
per le
mille
iniziative
progettate
e
partorite:
corsi di
lingua
italiana,
tracce
di
dialetto
napoletano,
proiezioni
di film
di Totņ,
l’invenzione
del
Carnevale
siberiano
(una
novitą
assoluta
da
quelle
parti),
una
biblioteca
con
giornali
e libri
in
italiano.
Cuore,
passione
e il
gioco č
fatto:
tanto
che i
siberiani
ora
amano
tantissimo
la
cultura
italiana
e le
nostre
tradizioni.
La
grande
cultura
dei
siberiani
li ha
spinti
addirittura
a
celebrare
il
centenario
della
morte di
Giuseppe
Verdi
come se
si
trattasse
di uno
di loro
ed hanno
organizzato
un’intera
settimana
di
manifestazioni.
L’associazione
culturale
Sibita č
molto
apprezzata
dagli
abitanti
della
cittą e
l’interesse
mostrato
ha dato
a
Ferdinando
Bustelli
lo
stimolo
a
lavorare
in
questa
direzione.
L’iniziativa
e’ stata
molto
coraggiosa,
visto
che
l’associazione
gią
dalla
sua
nascita
non
aveva
fondi
propri e
neanche
finanziatori,
ma il
lavoro
volontario
e
gratuito
di tante
persone
ha
permesso
la
realizzazione
di molti
eventi
interessanti.
Inizialmente
l’associazione
ha
cominciato
le sue
attivitą
culturali
grazie
all’aiuto
di
persone
che del
tutto
gratuitamente
hanno
fornito
locali e
coperture
formali.
Lo
spirito
culturale
lo si č
gią
visto
dall’apertura,
quando č
stato
proposto
a tutti
gli
intervenuti
la
visione
di un
film
documentario:
“Venezia
all’inizio
del XX
secolo”
.
L’apertura
e’ stata
accolta
molto
bene e
la
notizia
dell’esistenza
di un
tale
centro
ha
meravigliato
non
poche
persone.
I mezzi
d’informazione
ne hanno
sottolineato
l’importanza
come
simbolo
di
un’apertura
della
frontiera
verso
nazioni
sino a
ieri
lontane
anni
luce.
Le
attivitą
di
Sibita
hanno
portato
alla
realizzazione
di
interessantissimi
eventi:
concerti
con
musiche
di
Vivaldi,
la
mostra
del
fotografo
italiano
Vincent
Berg,
l’organizzazione
di
“Leonardo
550” (celebrazione
del 550°
anniversario
dalla
nascita
di
Leonardo
da Vinci),
degustazioni
di
cucina
italiana
per pił
di 600
persone
(pizza,
pasta al
ragł,
fagioli
all’insalata
e caffč
all’italiana).
Altro
evento
di
rilievo
č stato
il
“Carnevale
Veneziano”.
A
Krasnoyarsk
ora c’č
un
numero
elevato
di
persone
che
parlano
italiano
e in
diversi
istituti
della
cittą si
studia
la
nostra
lingua.
Anche le
attivitą
commerciali
mostrano
un
crescente
interesse
verso
l’Italia
e il
turismo
fa
vedere
una
grossa
presenza
di
italiani
interessati
alla
Siberia
(o
viceversa).
Il
tricolore
si fa
apprezzare,
dunque,
anche
tra
ghiacci
e
betulle
e la
scommessa
di
Ferdinando
Bustelli
si avvia
ad
essere
vinta.
Complimenti
dal
Belpaese.
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